Fondo pensione: come e perché costruirsi una pensione integrativa oggi

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Fabio Ferrero

CONSULENTE

Negli ultimi anni, sempre più italiani hanno iniziato a porsi una domanda fondamentale: basterà la pensione pubblica per mantenere il mio tenore di vita una volta smesso di lavorare?

La risposta, purtroppo, è spesso negativa. Il progressivo invecchiamento della popolazione, le carriere lavorative sempre più discontinue e le riforme del sistema previdenziale rendono difficile garantire, con la sola pensione pubblica, un reddito adeguato alla vecchiaia.

In questo scenario, i  fondi pensione  rappresentano uno strumento prezioso per costruire una  pensione integrativa, che affianchi quella pubblica e aiuti a mantenere stabilità economica anche dopo il pensionamento.

Cos’è un fondo pensione

Un  fondo pensione  è uno strumento di risparmio a lungo termine  pensato per accumulare nel tempo una somma che, al momento del pensionamento, potrà essere liquidata sotto forma di rendita o capitale (rispettando alcuni criteri).

Il lavoratore versa periodicamente dei contributi in un fondo che vengono investiti al fine di farli crescere nel tempo.

Come funziona un fondo pensione

Il funzionamento di un fondo pensione è relativamente semplice:

  • Adesione: l’iscritto sceglie il fondo e la linea di investimento (più o meno rischiosa, a seconda dell’età e della propensione al rischio).
  • Versamenti: si stabilisce l’importo e la periodicità dei contributi. Nel caso dei lavoratori dipendenti, si può scegliere di destinare anche il TFR.
  • Erogazione della prestazione: una volta maturati i requisiti (età e anni di partecipazione), il fondo eroga una  rendita vitalizia  o un  capitale.
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Perché serve un fondo pensione: il problema della pensione pubblica

Il sistema pensionistico pubblico italiano è basato sul principio della ripartizione: i contributi versati dai lavoratori attivi servono a pagare le pensioni di chi è già in pensione. Questo modello funziona bene solo se ci sono molti lavoratori per ogni pensionato. Tuttavia, oggi la situazione demografica è molto diversa rispetto al passato:

  • l’età media della popolazione è in costante aumento,
  • la natalità è ai minimi storici,
  • il numero dei lavoratori attivi diminuisce.

 

Alla luce di questo, il  rapporto tra lavoratori e pensionati  si sta invertendo, mettendo sotto pressione la sostenibilità del sistema.
A ciò si aggiungono  carriere discontinue, stipendi più bassi e contributi versati in modo irregolare, fattori che riducono ulteriormente l’importo della futura pensione pubblica.

Si stima che, per chi oggi ha tra i 30 e i 40 anni, la pensione pubblica potrà garantire  solo il 50–60% dell’ultimo reddito percepito.
Da qui l’importanza di una  previdenza complementare, che permetta di colmare questa differenza.

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I vantaggi del fondo pensione


Integrazione del reddito futuro

Il principale vantaggio è, naturalmente, quello di  integrare la pensione pubblica  con una rendita aggiuntiva. In questo modo è possibile mantenere un tenore di vita simile a quello dell’età lavorativa, affrontando con serenità le spese quotidiane o eventuali imprevisti.


Benefici fiscali

Uno dei motivi per cui conviene aderire a un fondo pensione è la fiscalità agevolata:

  • I  versamenti sono  deducibili dal reddito imponibile fino a un massimo di 5.164,57 euro all’anno. Ciò significa pagare meno tasse.
  • I  rendimenti del fondo sono tassati al  20%, contro il 26% di altri strumenti finanziari (e solo il 12,5% sulla quota investita in titoli di Stato).
  • Le  prestazioni finali (la rendita o il capitale) godono di un’ulteriore tassazione agevolata che varia dal 15% al 9% a seconda degli anni di partecipazione.

 

Flessibilità e portabilità

Il fondo pensione è personale e  segue l’iscritto per tutta la vita lavorativa: se si cambia lavoro o settore, è possibile trasferire la posizione maturata in un altro fondo.
Inoltre, si può modificare l’importo dei versamenti, sospenderli temporaneamente o cambiare la linea di investimento.


Anticipazioni e riscatti

Contrariamente a quanto molti pensano, i fondi pensione non bloccano i soldi fino alla pensione. È possibile richiedere:

  • fino al  75%  della posizione per spese sanitarie gravi fin da subito,
  • fino al  75%  dopo 8 anni per  acquisto o ristrutturazione della prima casa, per se o per i figli,
  • fino al  30%  per  qualsiasi altra esigenza.

Quando conviene aderire

Prima si inizia, meglio è.
Grazie all’effetto dell’interesse composto, anche piccoli versamenti regolari nel lungo periodo possono generare risultati significativi.

Ad esempio, un lavoratore di 30 anni che versa 100 euro al mese potrebbe accumulare, in 35 anni, una somma capace di garantire un’integrazione pensionistica importante, soprattutto se beneficiando di buoni rendimenti e delle deduzioni fiscali.

Anche chi si avvicina alla pensione può comunque trarre vantaggio da un fondo, sfruttando la deducibilità fiscale e una gestione più prudente.

I rischi e come gestirli

Come ogni investimento, anche i fondi pensione comportano  rischi finanziari, legati all’andamento dei mercati. Tuttavia, la diversificazione e l’orizzonte temporale lungo tendono ad attenuare questi rischi. Inoltre, ogni fondo offre  diverse linee di investimento:

  • Garantita: rischio minimo, rendimento contenuto.
  • Bilanciata: equilibrio tra rischio e rendimento.
  • Azionaria: maggiore esposizione ai mercati, più adatta a chi ha molti anni davanti alla pensione.

 

La regola generale è:  più lontano è il pensionamento, maggiore può essere la quota di rischio che si è disposti a sostenere, perché c’è tempo per recuperare eventuali oscillazioni.

Il futuro della previdenza e l’importanza della pianificazione

Il tema delle pensioni sarà sempre più centrale nei prossimi decenni. Con una popolazione che invecchia e un mercato del lavoro frammentato, affidarsi solo alla pensione pubblica sarà sempre più rischioso.

La previdenza complementare rappresenta quindi non solo una scelta finanziaria intelligente, ma anche un atto di responsabilità verso sé stessi e la propria famiglia.
Pianificare oggi significa garantirsi domani la libertà di vivere la pensione come un periodo sereno, non come una fonte di preoccupazione.

Costruire una pensione integrativa non è un lusso, ma una necessità.
Il fondo pensione è uno strumento flessibile, fiscalmente vantaggioso e adatto a chiunque voglia prendere in mano il proprio futuro.
Che tu sia un giovane lavoratore, un autonomo o un dipendente con anni di contributi alle spalle, iniziare (o almeno informarsi) oggi può fare una grande differenza domani.

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